venerdì 12 ottobre 2012

PER VIVERE L'ANNO DELLA FEDE


I Vescovi e le comunità diocesane in Italia si sono molto impegnati da oltre un quarantennio a tradurre pastoralmente la teologia e le indicazioni pastorali del Concilio Vaticano II, specialmente nell'ambito catechistico.

Con il sito www.educat.it viene raccolto quel prezioso materiale che ora, attraverso le funzionalità informatiche, si arricchisce della possibilità di ricerca e confronto.

In data 11 ottobre 2011, con la Lettera apostolica Porta Fidei (PF), il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto l'Anno della Fede che verrà celebrato dall'11 ottobre 2012 (50° dell’apertura del Concilio Vaticano II) al 24 novembre 2013. L'Anno della Fede vuole celebrare anche il ventennale della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica promulgato dal Beato Papa Giovanni Paolo II, «allo scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede». Tale riconsegna si colloca nella linea della Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.

www.educat.it offre a tutti i navigatori una nuova forma di accesso digitale ai Catechismi, anche in linea con le nuove richieste dalla didattica di bambini e ragazzi. Il sito presenta infatti tutti i testi dei Catechismi, sia in versione navigabile, sia in versione sfogliabile, le note e, cosa più importante, l’intero apparato sinottico con il Catechismo della Chiesa Cattolica. Oltre ai collegamenti incrociati tra tutti i Catechismi, il sito offre la possibilità di accedere direttamente a tutte le citazioni della Bibbia, sia nella versione CEI del 2008 sia in quella del 1974. I testi sono accessibili mediante navigazione e indice tematico, grazie ad un motore di ricerca completo ed esteso a tutti i testi di corredo. Una speciale barra di navigazione consente all’utente di mantenere memoria delle proprie visite, attivare un segnalibro, fare stampe personalizzate. Il sito è integralmente accessibile, può già essere consultato attraverso i tablet e sarà presto disponibile anche in forma di APP.

giovedì 20 settembre 2012

Xcode, disponibile la versione 4.5 dell'ambiente di sviluppo per OS X e iOS


Disponibile la versione definitiva di Xcode 4.5, l’ambiente di sviluppo che consente di creare applicazioni per OS X e dispositivi iOS della Mela. L'SDK ora è aggiornato per iOS 6 e Mountain Lion, integra un debugger OpenGL, ottimizzazioni per il Retina display dei MacBook Pro oltre a bug fix e miglioramenti di stabilità.

Tra i numerosi aggiornamenti rilasciati ieri da Apple, segnaliamo la versione definitiva di Xcode 4.5, nuova release dell’ambiente di sviluppo che permette di creare applicazioni per i computer OS X e i dispositivi iOS mobile della Mela.

L’ambiente, lo ricordiamo, funziona con OS X Lion e Mountain Lion (OS X 10.7.x e OS X 10.8.x) ed è gratuito anche per i membri dell’Apple Developer Connection (ADC). Nonostante l’ambiente giri su macchine Intel, è possibile sviluppare applicazioni “Universal”, in grado cioè di girare nativamente sia sui Mac con CPU Intel, sia sui vecchi Mac con CPU PowerPC.

Xcode integra Interface Builder, AppleScript Studio e i tool di sviluppo Java e WebObjects. L’ultima versione include gli SDK per le ultime versioni di OS X e il da poco rilasciato iOS 6. Apple ha integrato migliorie nell’Objective-C, nel debugger, aggiunto un debugger OpenGL per iOS con il quale analizzare le performance, risolto alcuni bug e migliorato l’aspetto dell’ambiente quando è in esecuzione sui MacBook Pro con Retina display.

giovedì 6 settembre 2012

iPhone 5: l’imprevedibile prevedibilità di Apple

iPhone 5: l’imprevedibile prevedibilità di Apple:
Nella giornata di ieri è finalmente arrivata l’ufficialità che tutti stavano attendendo. Tra soli 7 giorni, il 12 settembre, Apple presenterà ufficialmente il nuovo iPhone che, salvo sorprese, dovrebbe a questo punto chiamarsi proprio iPhone 5. Premettendo che non c’è ancora l’ufficialità, per quanto il nome “iPhone 5″ possa sembrare scontato, in realtà non lo è affatto; non a caso tantissimi giornalisti sono rimasti spiazzati dopo aver visto che nell’invito per l’evento del 12 settembre figura chiaramente un’ombra a forma di “5″. Se il 12 indica la data dell’evento, è lecito domandarsi a cosa si riferisca quel numero cinque. La risposta è parrebbe molto semplice: il prossimo iPhone si chiamerà proprio iPhone 5. Ma vediamo perché questo nome era stato ritenuto improbabile in questi mesi.


Escludendo i rumor sulla componentistica e sul design, il nome di ogni nuovo iPhone è da sempre un particolare che i giornalisti del settore tentano di indovinare prima dell’annuncio ufficiale del dispositivo da parte di Apple. Un anno fa, quando tutto il mondo pensava a quello che sarebbe poi diventato l’iPhone 4S come l’atteso “iPhone 5“, Apple stupì tutti presentando una versione riveduta e corretta del precedente iPhone 4 che avrebbe integrato un nuovo assistente vocale, poi noto con il nome di Siri (da cui la “S” in 4S).

Nel 2011 c’era una logica nelle previsioni del nome dell’iPhone di quinta generazione: dopo l’iPhone 4 che corrispondeva alla quarta generazione dello smartphone di Apple, si era portati a pensare che il successore di questo modello avrebbe incrementato di una cifra il valore numerico posto accanto al brand “iPhone”. Inoltre, esattamente come con l’iPhone 4, il presunto “iPhone 5″ sarebbe stato rilasciato con iOS 5 e sarebbe stato non a caso il quinto smartphone di Apple. Le previsioni furono però smentite ed Apple decise di riprendere la denominazione che aveva contraddistinto la precedente serie di iPhone (3G – 3GS) introducendo l’iPhone 4S.
Nel frattempo i motori di ricerca hanno continuato a ricevere tantissimi input di ricerca con la parola “iPhone 5″, tant’è che tutt’oggi, digitando ad esempio su Google la semplice parola “iPhone”, il risultato “iPhone 5″ è il primo ad essere suggerito ai visitatori.

A prescindere quindi dal design e dalla componentistica (nel 2011 l’iPhone 5 avrebbe avuto un display 4:3 da quattro o più pollici e un design a goccia, mentre quest’anno si parla di un iPhone 5 molto simile agli attuali 4 e 4S ma “allungato”, più sottile e con display da 4 pollici in formato 16:9) la parola “iPhone 5″ è stata una delle più chiacchierate del web per quasi due anni. In due anni tantissime persone si sono rivolte a Google e simili in cerca di informazioni su questo dispositivo che, pur non esistendo, ha fatto parlare di se per tutto questo tempo.
Una cosa è chiara quindi: la gente vuole “iPhone 5″, non “Il Nuovo iPhone” e nemmeno un banale “iPhone”. Apple l’ha capito e cerca (probabilmente) di approfittarne scegliendo di rinunciare ad una logica nella nomenclatura dei propri dispositivi (a seguire spiegheremo i motivi) in favore di una maggiore diffusione mediatica del prodotto. Finalmente cercando “iPhone 5″ in Internet si otterrà qualcosa di concreto, si potranno consultare le specifiche del telefono ed eventualmente si potrà decidere di acquistarlo dall’Apple Store Online.
Un’altra teoria, supportata da Cult Of Mac, è quella secondo cui Apple avrebbe deciso di conservare il nome “iPhone 5″ per un prodotto veramente innovativo per l’azienda. L’innovazione per Apple potrebbe stare nella presenza di un display più grande, nell’introduzione del formato 16:9 su uno smartphone o ancora nella presenza del primo processore quad-core su un dispositivo iOS. Se le caratteristiche tecniche del nuovo iPhone saranno proprio quelle di cui vi abbiamo parlato in questi mesi, il nome “iPhone 5″ sarebbe stato oggettivamente sprecato per l’iPhone 4S che di fatto ha rappresentato solo un aggiornamento minore del precedente iPhone 4.
Ricordando ancora una volta che non vi è ancora un’ufficialità per il nome, le motivazioni per cui il nuovo iPhone non si sarebbe dovuto chiamare “iPhone 5″ erano le seguenti:
  • Non si tratta del quinto iPhone ad essere prodotto e lanciato da Apple. Sarebbe il sesto (iPhone, iPhone 3G, iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S). Quindi il nome “iPhone 6″ sarebbe stato teoricamente più adeguato.
  • Non arriverà con “iOS 5″ (si pensa) e quindi non ci sarà corrispondenza tra la numerazione delle generazioni di iPhone e quella delle versioni del sistema operativo.
  • Non si tratta del quinto restyling della serie iPhone. Sarebbe il quarto dopo l’iPhone originale, l’iPhone 3G/3GS e l’iPhone 4/4S.
  • L’iPad di terza generazione di Apple non è stato denominato “iPad 3″ diventando semplicemente “iPad”, il nuovo “iPad”. Si ipotizzava un cambio radicale nella nomenclatura dei dispositivi Apple con le serie iPod touch, iPad e iPhone ben definite.
  • E poi c’è una questione oggettivamente pratica: i numeri saranno pure infiniti, ma concretamente non potranno durare in eterno, altrimenti dovremo prepararci, tra qualche anno, a nomi orribili come “iPhone 12S”.
Tutte le ipotesi espresse in alto, per quanto motivate e logiche, sono state smentite da Apple con una semplice immagine, quella pubblicata in apertura, che probabilmente conferma finalmente l’arrivo dell’atteso e chiacchierato iPhone 5, pur contro ogni logica. iPhone 5 è ciò che la gente cerca, è ciò che la gente vuole, è probabilmente il nome del dispositivo che Apple presenterà il prossimo 12 settembre.
L’imprevedibile prevedibilità dell’azienda californiana.

UN PO DI STORIA PER CONOSCERCI MEGLIO