martedì 11 ottobre 2011

Papa Benedetto XVI Omelia del 9/10/2011 Lamezia Terme

Appello del Papa all'Angelus: con la vostra santità rinnovate la Calabria. Il sindaco di Lamezia: basta con la mafia!

Appello del Papa all'Angelus: con la vostra santità rinnovate la Calabria. Il sindaco di Lamezia: basta con la mafia!: Il Papa al termine della Messa ha presieduto la preghiera mariana dell’Angelus rivolgendo un nuovo forte appello a rinnovare la Calabria. In precedenza, erano stati il sindaco e il vescovo di Lamezia Terme a esprimere con accenti accorati le speranze di una popolazione che vuole tornare a vivere con dignità. il servizio di Sergio Centofanti:

La popolazione della Calabria si è stretta intorno al Papa con un grande e caloroso abbraccio. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è fatto portavoce, all’arrivo di Benedetto XVI, delle difficoltà che vive questa terra:

“Grandi speranze e terribili delusioni si sono alternate: abbiamo aspettato invano il lavoro e l’industria; invece solo spreco di denaro pubblico, come tante, troppe volte nel Mezzogiorno… Ma qui, nella più estesa area industriale del Sud, diversi imprenditori hanno realizzato iniziative serie e robuste e ci può essere ancora un’occasione concreta di futuro”.

Il sindaco parla delle tante risorse umane di questa terra accogliente, delle iniziative di solidarietà e del volontariato che devono lottare contro i tentacoli soffocanti della criminalità:

“Noi non possiamo accettare che nella nostra terra si rafforzi il dominio di poteri criminali, che l’impresa buona sia scacciata da quella cattiva e inquinata, che il capitale illegale si sostituisca a quello legale, che i nostri giovani non abbiano lavoro e prospettiva e siano costretti ad andare via… perfino tanti sacerdoti vengono minacciati … Non vogliamo essere una terra amara (applausi) ma una terra di libertà per le donne che qui incontrano più ostacoli e difficoltà, per gli uomini di oggi, per i nostri figli”.

Il sindaco ha ricordato quindi la visita di Giovanni Paolo II in Calabria, 27 anni fa:

“Il Beato Giovanni Paolo II si rivolse a noi calabresi, esortandoci: ‘Fatevi animo e abbiate fiducia. Sarà un domani migliore!’. Anche le sue parole Santità, lasceranno una traccia indelebile nel cuore di ognuno di noi e soprattutto nel cuore dei nostri ragazzi: hanno bisogno di essere incoraggiati per costruire il loro futuro liberi dalle mafie, dai ricatti e dalle paure... (applausi) I giovani sono la nostra speranza: basta con la mafia!”.

Anche il vescovo di Lamezia, Luigi Antonio Cantafora, nel suo saluto al Papa, ha espresso i suoi auspici per questa visita:

“‘Nel nome di Gesù Cristo, il Nazzareno, cammina’: è la parola che ci ha accompagnato in questo tempo di preparazione alla sua visita pastorale. E ora lo stesso Successore di Pietro è qui in mezzo a noi, per confermarci nella fede, per incoraggiarci nella speranza, per esortarci alla carità, che tutti siamo chiamati ad esprimere tra noi e anche nelle molteplici forme del vivere sociale”.

Al termine della Messa, il Papa all’Angelus ha affidato a Maria tutte le speranze e le preoccupazioni di questa terra in cui sorgono così tanti santuari dedicati alla Madre di Dio. E ha invitato i fedeli ad essere santi per affrontare i gravi problemi sociali e costruire il bene comune:

“La fede dei Santi rinnova il mondo! Con la stessa fede, anche voi, rinnovate oggi la vostra e nostra amata Calabria!”
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sabato 8 ottobre 2011

Salviamo la libertà di comunicare.

Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 gli utenti di Wikipedia in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci dell'enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la neutralità di Wikipedia.

Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al disegno di legge verranno discusse solo a partire dal prossimo mercoledì 12 ottobre. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l'approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia.

Grazie a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale.

venerdì 7 ottobre 2011

Beata Vergine del Rosario. Il Papa: riscoprire questa preghiera mariana come via per un incontro personale con Cristo

Beata Vergine del Rosario. Il Papa: riscoprire questa preghiera mariana come via per un incontro personale con Cristo: La Chiesa celebra oggi la memoria della Beata Vergine Maria del Rosario. Una ricorrenza istituita da San Pio V per commemorare la vittoria dei cristiani nel 1571 a Lepanto contro la flotta ottomana; un’occasione per riproporre a tutti i fedeli la pratica di questa preghiera. Il servizio di Sergio Centofanti.

Il Rosario “non è una pratica relegata al passato”, anzi sta conoscendo “una nuova primavera”: lo afferma il Papa che, mercoledì scorso all’udienza generale, ha invitato a riscoprire il valore di questa preghiera mariana “come via per un incontro personale con Cristo”. Si tratta di una preghiera semplice ma profonda, una preghiera per tutti:

“Il Rosario è preghiera contemplativa accessibile a tutti: grandi e piccoli, laici e chierici, colti e poco istruiti. E’ vincolo spirituale con Maria per rimanere uniti a Gesù, per conformarsi a Lui, assimilarne i sentimenti e comportarsi come Lui si è comportato. Il Rosario è ‘arma’ spirituale nella lotta contro il male, contro ogni violenza, per la pace nei cuori, nelle famiglie, nella società e nel mondo”. (Omelia della Messa a Pompei, 19 ottobre 2008)

Questa preghiera nasce nel 1200 con San Domenico di Guzmán: il fondatore dell’Ordine dei Predicatori, per aiutare i fedeli a vivere la fede, insegna a meditare sui misteri dell’Incarnazione. E’ il primo nucleo dell’Ave Maria che si svilupperà in modo completo solo più tardi. Benedetto XVI esorta a fare del Rosario una “preghiera d'ogni giorno” in un “fiducioso abbandono nelle mani di Dio”, capace di guarire i cuori più feriti:

“Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria”. (Riflessione a conclusione del Rosario a Santa Maria Maggiore, 3 maggio 2008)

Il saluto dell’Angelo a Nazaret, "Ave Maria", più correttamente – spiega il Papa – andrebbe tradotto dal greco “Rallegrati Maria”. Le prime parole del Nuovo Testamento sono parole di gioia, perché il Vangelo è Buona Notizia per chi crede. Il Papa spiega quindi perché Maria sia Beata:

"E' Beata perché ha creduto: per la fede, infatti, ha accolto la Parola del Signore e ha concepito il Verbo incarnato. La sua fede Le ha fatto vedere che i troni dei potenti di questo mondo sono tutti provvisori, mentre il trono di Dio è l’unica roccia che non muta e non cade”. (Riflessione a conclusione del Rosario in Piazza San Pietro, 31 maggio 2008)...

L'omaggio del Time: un numero speciale su Steve Jobs con un saggio di Walter Isaacson

L'omaggio del Time: un numero speciale su Steve Jobs con un saggio di Walter Isaacson:

Copertina del Time Magazine (2011)

Il TIME ha fermato le presse ieri per pubblicare un numero speciale dedicato a Steve Jobs. Il numero è centrato sulla persona dell’ex CEO di Apple con 21 pagine che ripercorrono la vita e la carriera di Steve Jobs.

Il numero speciale includerà una storia dei successi di Jobs, scritto dagli esperti di tecnologia del TIME, Harry McCracken e Lev Grossman, e una raccolta di fotografie di Diana Walker, che ha fotografato Steve Jobs per il Time dal 1982. Interesse ha suscitato la notizia della pubblicazione in questo numero di un breve saggio scritto da Walter Isaacson, il biografo di Steve Jobs, di cui proponiamo un estratto qui sotto:

All’inizio dell’estate del 2004, ricevetti una telefonata da lui. Eravamo stati in contatto negli anni precedenti, parlando di diversi temi, a volte intensamente e specialmente quando lui era al punto di lanciare un nuovo prodotto che voleva sulla copertina del TIME o alla CNN, dove io lavoravo. Però ora avevo cambiato lavoro ed era parecchio che non ci sentivamo. Parlammo un poco dell’ Aspen Institute, dove stavo da poco, e lo invitai a dare una piccola conferenza al nostro campus estivo in Colorado. Sarebbe stato felice di partecipare, disse, ma non per salire sul palco. Voleva, invece, fare una passeggiata con me, affinché potessimo parlare.

Mi sembrò strano. Allora non sapevo che fare una lunga passeggiata era il suo modo preferito di portare avanti una conversazione seria. Alla fine uscì fuori che voleva che scrivessi la sua biografia. Avevo da poco pubblicato una biografia su Benjamin Franklin e ne stavo scrivendo una su Albert Einstein; la mia reazione iniziale fu di chiedere, un poco scherzando, se lui si vedesse come successore naturale di questa sequenza di grandi menti. Proprio perché pensavo fosse nel mezzo di una oscillante carriera e che avrebbe avuto molti altri alti e bassi, rinunciai all’offerta. Non ora, gli dissi. Forse fra dieci o vent’anni, quando andrai in pensione.

Solo più tardi mi resi conto che mi aveva chiamato giusto prima di venire operato di cancro per la prima volta. Mentre seguivo la sua battaglia con la malattia, con una meravigliosa intensità combinata con un sorprendente romanticismo emozionale, lo trovai una persona irresistibile e capii quanto della sua personalità fosse entrata a far parte dei prodotti che aveva contribuito a creare. Le sue passioni, i demoni, i desideri, l’arte, la diavoleria e l’ossessione per avere tutto sotto controllo erano intimamente connessi al suo approccio agli affari, quindi decisi di provare a scrivere la sua storia come se fosse uno studio sulla creatività.

[La foto di copertina è di stata scattata nel 1984 da Norman Seeff. È la settima volta che Jobs appare sulla copertina del TIME.]

L'omaggio del Time: un numero speciale su Steve Jobs con un saggio di Walter Isaacson é stato pubblicato su Melablog.it alle 15:45 di venerdì 07 ottobre 2011.

UN PO DI STORIA PER CONOSCERCI MEGLIO